PINA VACCA

Pina Vacca

 

Gioco della carta – addolorato

Licita – Intristita

Presenza al tavolo – unfrata

Simpatia – abbiate fede

 

Non sai mai incontrandola al tavolo, e pure conoscendola bene, se stia terminando una cattiva per lei giornata, se qualcosa l’abbia indisposta, se ce l’abbia col compagno occasionale, se ce l’abbia con te, col freddo pungente o col bridge in generale.

Questo è il suo impatto iniziale valido anche per chi la conosce bene e può testimoniare, e io con loro, che invece ha carattere allegro e confidenziale. È indubbiamente ancora un po’ un oggetto misterioso nel mondo del bridge, capace di buoni risultati come di debacle clamorose, e questa altalena di rendimento, che sarebbe meglio definire di risultati, non dipende dal compagno occasionale. Gioca di solito con la Spanu, con la Dessì e non si è ancora capito infatti se con le due sia affiatata o meno, se ci tengano a diventarlo, se fingano per convenzione sociale, forse ci tengono a giocare insieme e basta per abitudine, vecchia amicizia o bai e circa.

La grinta non le manca però, perché è una giocatrice competitiva che ha sempre amato giocare a carte ed è quindi avvezza alle vicissitudini del gioco. Si offende, si fa per dire, quando qualcuno trovandosela davanti al tavolo per la prima volta le chiede sorpreso “quindi giochi a bridge?”. Io invece fui ben contento perché un tempo cercai di indirizzarla al bridge, senza successo. Evidentemente non ero stato convincente. Diventa pensierosa solo quando trova un altro che le chiede “Quindi stai continuando a giocare a bridge”. Si lamenta però quando qualcuno rileva “Mi avevano detto che avevi smesso”.

In effetti non lascia trasparire i suoi entusiasmi per il gioco, quali siano i suoi miti, i suoi target, se ambisca a diventare una Maria Grazia (oiamommia!) o le basti somigliare a una Spissu, anche se poi, nel primo caso gli toccherebbe giocare con Serafino, e quindi starlo a sentire, e questo penso che le tarpi le ali.

Non si capisce se gli importi del giudizio altrui, anche se ascolta sempre con malcelato interesse le spiegazioni che Angelino Attene elargisce al tavolo, solo che non le capisce e penso sia l’unica a cui la cosa dispiaccia. Non preoccuparti Pina: se non le capisci è un buon segno. Meglio i misteri di Indiana Jones o l’interpretazione di Nostradamus.

 Prossimo appuntamento con...

Amalia Di Nucci

   
© Webmaster RACas